Un chiostro è il mio cuore
ove tu scendi a sera
io e te soli
a prolungare il colloquio, ora
sopra una panchina
di pietra.
O per scoprire come
amore ancora ti spinge,
in silenzio
il fruscio
dei tuoi passi
e il suono della voce
che chiama…
E non fuggo per nascondere
dietro gli alberi
la mia nudità:
orgoglioso d’essere
questo nulla
da te amato.
David Maria Turoldo
Questa poesia mi è stata inviata via e-mail da un amico, in questi giorni di Natale.
L’ho trovata così bella, che mi sono messa a ricercare in Internet qualcosa…non so cosa…
E così trovo questo blog del Padre Occhetta.
Mi congratulo: la sezione spiritualità di questo blog è veramente piena di spiritualità.
Sarà che io inseguo tutto ciò che aiuta a conoscere meglio il nostro io e di conseguenza tutto ciò che conduce a Dio. Perchè più ci inoltriamo nel nostro spirito e più Dio, sempre ineffabile, sfuggente e affascinante, si lascia conoscere un pò. Tutto ciò che ci circonda o ci capita di vivere, può essere vissuto in una dimensione spirituale. Ci vuole consapevolezza. Questa disposizione d’animo e di pensiero ci può mettere sulle vie di Dio.
Dove sei? A volte Ti trovo nelle parole, altre volte Sei nella musica. Oppure nella visione di un’immagine. A volte sei nella condivisione della gioia, spesso ti trovo nelle lacrime, quando la tristezza mi attanaglia e tu vuoi lenire la sofferenza.
Sì…è un chiostro il nostro cuore per Lui. E la porta deve essere sempre aperta, affinchè Lui possa passeggiare e portare tutti i benefici che vuole donare alla nostra anima. Grazie per diffondere la spiritualità.