La riflessione fatta oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati alla presenza di numerosi deputati che è partita dal volume “Eletti per servire – Papa Francesco e i parlamentari italiani” a cura di S.Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi, apre ad almeno tre grandi temi di riflessione:
– La cura sulla qualità dell’agire politico nella democrazia e nel contesto socio culturale italiano.
– Il ritorno alla coscienza come luogo di discernimento per fare scelte e scrivere leggi (umane).
– I modi, le forme e i contenuti su cui deve investire il credente in politica in rapporto al contesto laico in cui agisce.
Il tema della corruzione non divide i politici credenti da quelli non credenti, ma separa i politici onesti da quelli perdono perché si fanno corrompere.
Parafrasando l’omelia del Papa il 27 marzo scorso ai parlamentari italiani la corruzione porta a vivere tre dinamiche esistenziali: sporca il cuore; offusca le coscienze; toglie la libertà.
“Corrumpere” vuol dire “rompere in tanti parti. È in questa dinamica diffusa anche nei piccoli comportamenti che si genera l’eclissi del bene comune di cui il Paese sta soffrendo…
Può ritornare ad essere felice un politico corrotto? Per la scrittura la risposta è sì. Ad una condizione però: tagliare tutti quei lacci fatti da ricatti, privilegi, patti scellerati, commistioni, zone d’ombra, compagnie mal sane ecc ecc che bloccano il vivere sereno. E quando si ha il coraggio di cambiare vita anche il cuore si rasserena e trova quella pace che cerca.
Solo così il politico può sperimentare il fondamento della sua vocazione: eletto per servire.
Servizio di Vania vaticanista di De Luca Rai News 24:
http://viadellaconciliazione.blog.rainews.it/2014/06/26/papa-francesco-e-i-parlamentari-italiani/