A CIVILTÀ CATTOLICA… una specie di scuola di politica
per approfondire le radici spirituali e culturali della politica.
Le finalità e un po’ di storia
L’esperienza che stiamo vivendo è un pò nata così: all’inizio erano pochi giovani di alcune importante associazioni nazionali a crederci, oggi siamo tanti al punto che le associazioni nazionali che partecipano sono:
- Azione Sattolica; 2. Msac; 3. Fuci; 4. Agesci; 5. Diocesi di Velletri e Segni; 6. Centro oratori romani; 7. Gifra; 8. Cl; 9. Persona e futuro; 10. Ctg; 11. Federazione scout d’Europa ecc.
L’obiettivo iniziale è stato quello di colmare, almeno parzialmente, la formazione sui grandi temi in agenda nello spazio pubblico che permetteva ai giovani rappresentanti di confrontarsi e dialogare insieme ad altre culture e sensibilità politiche presenti nel Forum Nazionale dei Giovani.
Nei primi due anni sono stati trattati i rapporti tra la politica e alcuni mondi vitali portatori di grandi domande come la relazione tra politica-giornalismo; politica-diplomazia; politica-medicina ecc. Come stare davanti ad una telecamera… fino a come gestire le grandi domande dell’inizio e del fine vita. Ma ancora come è cambiata la diplomazia e quali sono le ragioni dei cattolici democratici in politica.
Lo scorso anno (2012) è stato scelto di approfondire il tema delle riforme costituzionali e istituzionali che sono culminati nell’evento del 9 giugno, quando 150 giovani, provenienti da molte parti d’Italia e rappresentanti dei loro gruppi hanno dialogato con gli on. Angelino Alfano, Enrico Letta e Francesco Rutelli sul tema. Le domande che i giovani di ispirazione cattolica hanno rivolto ai leader politici hanno toccato la riforma della Costituzione, la legge sul finanziamento pubblico dei partiti, la riforma di una legge quadro di regolamentazione dei partiti, la proposta di una nuova legge elettorale.
Al termine dell’incontro è stato consegnato ai tre leaders un documento con le proposte di riforme istituzionali elaborate dai giovani con il permesso e l’approvazione delle loro Associazioni.
L’entusiasmo e la serietà con cui i giovani si sono preparati all’incontro è pero stato il frutto della preparazione fatta insieme durante l’anno con il prof. Flick, ex presidente della Corte Costituzionale, il dott. Goracci della Commissione Affari costituzionale del Senato, il prof. Lillo costituzionalista ecc.
Sono comunque molte le personalità che in forma completamente gratuita ci hanno aiutato in questi anni e hanno camminato insieme a noi, come ad esempio, Carlo Mosca, già Prefetto di Roma e Consigliere di Stato, Maria Grazia Marciani primario di Neurologia a Tor Vergata, Andrea Melodia presidente dell’Unione Stampa cattolica italiana, Sergio Barbanti ambasciatore, Stefano Ceccanti costituzionalista, Alfonso Celotto costituzionalista, ecc.
Il metodo, che nel corso degli anni stiamo affinando, si compone di tre grandi capitoli:
1) La creazione di un modello esportabile nelle periferie e nelle diocesi;
2) Strutturare gli incontri per favorire un “coinvolgimento attivo” dei partecipanti;
3) Permettere ai rappresentanti delle varie associazioni di conoscersi. Per questo motivo abbiamo scelto di privilegiare non i grandi numeri, ma “persone scelte”, vale a dire i rappresentanti nazionali mandati dalle Associazioni che forniscono materiale e un modello duplicabile nella loro realtà associativa. Nei campi nazionali inoltre il progetto di quest’anno è stato spiegato e attivato.
La struttura degli incontri
Ogni incontro segue una struttura che si divide in quattro momenti:
1) Un’introduzione nella quale si spiega un punto della spiritualità (regole del discernimento, imparare a meditare, contemplare, riconoscere i desideri ecc.).
2) Lezione del relatore.
3) Lavoro in gruppi su casi concreti inerenti al tema che si tratta. L’obiettivo è fare emergere i valori in conflitto per capire quali scelte fare.
4) Messa in comune in plenaria e consegna del materiale per l’incontro successivo.
Proposta di quest’anno
Quest’anno il tema che tratteremo sarà quello della democrazia partecipativa e diretta, che si giustifica come lo sviluppo di quello dello scorso anno.
Si è scelto il sabato mattina (dalle ore 10,00 alle 13,00) per dare la possibilità di stare un po’ più tranquilli. Mancano le date di una piccola commissione parallela formata da ragazzi competente nelle materie giuridiche o che facciano politica, che elaborino la proposta da consegnare nell’evento pubblico (un documento? una proposta di legge?…).
Il valore aggiunto di questo cammino è, oltre al momento formativo personale, il momento di incontro “federale” dei gruppi di ispirazione cattolica il cui impegno politico può essere diverso ma che da a loro la possibilità di conoscersi parlarsi, e portare avanti scelte politiche comuni attualizzando la tradizione del cattolicesimo democratico che hanno ereditato. Ma c’è di più trovare insieme anche un linguaggio nuovo per spiegare “le ragioni della speranza che è in noi”.
È per tutto questo che mi sembrava importante che anche altri gruppi nazionali possano aderire e arricchire con il loro carisma questa esperienza nata per caso e che ora invece sta diventando una piccola e significativa realtà all’interno del mondo civile ed ecclesiale italiano.
Certo, si tratta di un lungo cammino che può essere fatto solamente da chi vuole vedere lontano!