Negli scritti di Rousseau l’esperienza religiosa è presente, tocca la dimensione di attesa dell’umano, ma non è ancora esperienza di fede. Gesù è per lui l’uomo perfetto, ma non il Figlio di Dio; non crede infatti né nell’incarnazione né nella risurrezione né tantomeno nel Dio trinitario. Si professa cristiano, ma in realtà è un teista storico che si limita a credere nella trascendenza da cui fa dipendere la sua visione…
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