Nel pensiero dei padri costituenti il lavoro è paragonabile a un esodo. È promesso. Viene plasmato e si forma in un processo sociale e antropologico dinamico, mai statico. È per questo che nella Costituzione, il termine più ricorrente, dopo «legge», è «lavoro» o «lavoratori». Il significato di lavoro – non riducibile all’occupazione e alla retribuzione – è come una bussola, è stato pensato per orientare il cammino di una società…
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