Le scale sono la metafora della vita, soprattutto per quella vita più interiore e spirituale che ciascuno in vario modo vive, sente e coltiva. Questa poesia di Montale, p. Castelli, tra i più noti critici letterari del Novecento, mi aveva insegnato a leggerla in relazione ad un Altro… “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue”. (Eugenio…
Leggi tuttoIl gesuita Bartolomeo Sorge sul Sinodo #Synod14
ANSA-INTERVISTA/ P.Sorge, sacramento non è punizione irregolari “Al Sinodo né rigorismo né lassismo,ma Chiesa si vuole adeguare” (di Nina Fabrizio) (ANSA) – ROMA, 3 OTT – “Il problema non è dottrinale ma è quello di adeguare la pastorale. E’ questa la direzione in cui si muove il Papa, aggiustare la vecchia disciplina ecclesiastica che oggi non risponde più alla difficoltà del matrimonio e della vita familiare. Alcuni cardinali si…
Leggi tuttoPapa Francesco ai gesuiti: “Remate, siate forti, anche col vento contrario! … Remiamo insieme!
Papa Francesco, sabato 27 settembre, ha presieduto una celebrazione di ringraziamento nella Chiesa del Gesù di Roma, in occasione del bicentenario della Ricostituzione della Compagnia di Gesù avvenuta il 7 agosto 1814 con la bolla di Pio VII, Sollicitudo omnium ecclesiarum. Da quando è stato eletto Jorge Mario Bergoglio, primo gesuita a salire al soglio di Pietro, ha visitato il Gesù, chiesa madre dei gesuiti, il 31 luglio 2013 in…
Leggi tuttoIl discernimento dei gesuiti (XIV regola). Siamo attaccati nei punti deboli
Scrive S. Ignazio: Similmente, il nemico si comporta come un capo militare: dopo aver piantato la tenda di comando e osservato le postazioni o la posizione di un castello, lo attacca dalla parte più debole. Così il nemico ti osserva da tutte le parti ed esamina tutte le tue virtù teologali, cardinali e morali, e ti attacca e cerca di prenderti dove ti trova più debole (E.S., n. 327). Quali sono…
Leggi tuttoIl discernimento dei gesuiti (XIII regola)
Scrive sant’Ignazio Ugualmente, il nemico si comporta come un falso amante che non vuole venire scoperto: infatti, come l’uomo falso parla maliziosamente ed adesca la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, desiderando che le sue proposte restino segrete, mentre, al contrario, gli dispiace molto se la figlia scopre al padre o la moglie al marito le sue parole, perché comprende che non potrà più portare…
Leggi tuttoIl discernimento dei gesuiti (XII regola). “La parola sorge dal silenzio e al silenzio ritorna”
l nemico si comporta come la donna che diventa debole davanti alla forza e forte davanti alla dolcezza. Infatti, come è proprio della donna che litiga con qualche uomo perdersi d’animo e fuggire quando l’uomo le mostra il viso duro, – mentre al contrario, se l’uomo comincia a fuggire e a perdersi d’animo, l’ira, la vendetta e la ferocia della donna sono molto grandi e smisurate -; così è proprio…
Leggi tuttoIL DISCERNIMENTO DEI GESUITI (XI REGOLA) “Mi impossesso di quello che mi è stato donato”
Scrive Sant’Ignazio: “Se sei consolato pensa a umiliarti e a ridimensionarti, pensando al poco che vali nella desolazione, senza quella grazia o consolazione. Al contrario, se sei nella desolazione, pensa che, con la sua grazia, puoi resistere, prendendo forza dal Signore” (E.S., n. 324). La consolazione è un dono, non è né una conquista, né un privilegio di qualcuno. Tanto meno è un merito che si è costruito con le…
Leggi tuttoLanterne. “Nella notte lascio accese lanterne a mostrarti il cammino per giungere a te stesso”.
Sei lacrime di vento e ferita di lama sulla pelle. Sei l’accordo d’inizio e il tragico boato della fine. Dietro ai tuoi passi s’è arrestato il tempo del patire. restano viaggi incompiuti biglietti promesse e nuove possibili esistenze. Nella notte lascio accese lanterne a mostrarti il cammino per giungere a te stesso. (S. Vergamini)
Leggi tuttoIl discernimento dei gesuiti (X regola). La consolazione, una visita inaspettata
La consolazione. Scrive sant’Ignazio: “Quando sei consolato pensa a come ti troverai nella desolazione che in seguito verrà e accumula nuove forze per allora” (E.S., n.323). Nella consolazione, cosa posso fare e cosa posso pensare? Anzitutto ascoltati e renditi conto che è un dono. Non si paga. Arriva. E’ una visita. Entra nella tua vita senza che tu glielo chieda. Rimani lì senza rimpiangere il passato e angosciarti per il futuro….
Leggi tuttoI grandi uomini vivono con regole semplici
Uno dei protagonisti del Novecento, Papa Giovanni, aveva appuntato sul suo diario una decina di regole semplici per vivere nella quotidianità. Queste riposano il cuore e permettono di ri-concentrarci sia per rendersi conto del valore delle cose semplici che si fanno sia per riscoprire la dimensione del dono che si nasconde dietro ogni piccolo servizio. 1. Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia…
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