L’amicizia è spesso considerata una forma limitata di amore, un sentimento molto più debole, meno impegnativo. È certamente meno celebrata e cantata rispetto all’amore, ma nella vita di ogni persona si rivela come una dimensione indispensabile. Forse proprio nei momenti di crisi si riflette sul suo valore, quando ci si chiede: quale senso avrebbe la mia vita senza i miei amici? L’amicizia come virtù Alcuni filosofi contemporanei si sono chiesti…
Leggi tuttoLe 3 condizioni per rifondare il servizio pubblico, di Monica Maggioni direttore di Rainews24
Ecco un anticipo della prefazione di Monica Maggioni, direttore di Rainews24, al volume Le tre soglie del giornalismo. Servizio pubblico, deontologia, prefesione “Ripensare le modalità del racconto, rimettere in discussione la tecnica, gli strumenti, salvaguardando invece il senso profondo del lavoro del giornalista, il sistema di valori che ne è base ed elemento fondante: è questa la sfida del momento che stiamo vivendo. In questi ultimi anni il giornalismo ha lasciato…
Leggi tuttoI giornalisti e l’arte di discernere
(Originale pubblicato in www.ucsi.it) Quali parole genera la comunicazione del giornalismo? Quali sono le parole che rendono la libertà di espressione non “una ideologia” ma “un servizio”? Quale “guadagno” c’è per le persone che le leggono e le ascoltano? A quali condizioni la parola del giornalista mette in relazione le persone? Quella del giornalismo di oggi è “comunicazione di parola” vera? In quale relazione le “parole vere” devono stare ai…
Leggi tuttoLe tre soglie del giornalismo. Servizio pubblico, deontologia, professione
Dalla 4° di copertina: Quale funzione deve assumere il giornalismo in un tempo in cui la quantità di informazione dall’inizio dell’umanità fino al 2003 viene oggi riprodotta in sole 48 ore? Il giornalista si distingue dal comunicatore se ha cura della democrazia e la narra come “bene fragile” da costruire giorno per giorno e se assume la deontologia non come un obbligo ma come la responsabilità per la sua missione…
Leggi tuttoFonti inedite sul genocidio armeno
A Civiltà Cattolica il 17 gennaio è stato trattato il tema del genocidio degli armeni. Una sala gremita, molta emozione e la presentazioni di fonti inedite. Papa Francesco aveva definito, il 3 giugno 2013, durante un incontro con una delegazione guidata dal patriarca Nerses Bedros, la tragedia del popolo armeno come “il primo genocidio del XX secolo”. Il 12 aprile 2015 in San Pietro una messa in ricordo dei cento…
Leggi tuttoRilke, Passeggiata notturna
Niente è paragonabile. Esiste forse cosa che non sia tutta sola con se stessa e indicibile? Invano diamo nomi, solo è dato accettare e accordarci che forse qua un lampo, là uno sguardo ci abbia sfiorato, come se proprio in questo consistesse vivere la nostra vita. Chi si oppone perde la sua parte di mondo. E chi troppo comprende manca l’incontro con l’Eterno. A volte in notti grandi come questa…
Leggi tuttoPer non dimenticare: a 100 anni dal genocidio armeno
Si tratta di un’opera che possiamo definire colossale. Anni di ricerca silenziosa negli archivi vaticani. La questione armena respira adesso con un polmone della storia rimasto inedito. Se infatti del genocidio armeno è stato detto tutto… come nota Andrea Riccardi nel suo saggio “Benedetto XV e la crisi nella convivenza multireligiosa nell’Impero ottomano” “non esiste una ricostruzione dell’atteggiamento della Santa Sede”. Cosa è capitato ai cristiani ai cristiani nell’Impero ottomano? Lo scopo dei volumi che…
Leggi tutto#CharlieHebdo un sacrificio che fa sanguinare a morte le democrazie
Forse è già stato scritto tutto. Ma lascia sgomenti e ha il sapore della barbarie l’assalto al settimanale satirico Charlie Hebdo. E’ troppo facile entrare in una redazione armata solo di penne per sentirsi gridare come ultime parole. “Allah u Akbar”. Poi la raffica dei mitra. In terra 12 morti e altri 8 rimangono feriti. Fra le vittime i famosi vignettisti Wolinski e Cabu. La Francia proclama il lutto nazionale in Francia. Il Presidente Hollande non…
Leggi tuttoDesiderata. Manoscritto del 1692
Tra i testi poco conosciuti e letti che aiutano a costruire l’umano nella città c’è questo, Desiderata, che è un manoscritto anonimo ritrovato nella Chiesa di San Paolo a Baltimora. E’ del 1692, questa è una traduzione fatta da Erico Orofino. Ecco il testo da meditare: Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni…
Leggi tuttoDi tutto restano tre cose…
Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando; la certezza che abbiamo bisogno di continuare; la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto, dobbiamo fare: dell’interruzione, un nuovo cammino; della caduta, un passo di danza; della paura, una scala; del sogno, un ponte; del bisogno, un incontro. Fernando Pessoa
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