Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando; la certezza che abbiamo bisogno di continuare; la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto, dobbiamo fare: dell’interruzione, un nuovo cammino; della caduta, un passo di danza; della paura, una scala; del sogno, un ponte; del bisogno, un incontro. Fernando Pessoa
Leggi tuttoLa donna non si violenta, si accarezza
Il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. E’ una conquista che non divide le donne dagli uomini, ma tra chi è violento e chi ama, tra chi colpisce l’altro e chi accarezza. La Dichiarazione delle Nazioni Unite sulla «Eliminazione della Violenza contro le Donne» (1993) definisce la violenza contro le donne come «qualunque atto di violenza in base al sesso, o la minaccia di tali…
Leggi tuttoLettera ai precari
Al termine del convegno di Salerno del 24-26 ottobre “Nella precarietà la speranza” organizzato dalle Commissioni episcopali Cei per il Laicato, per la Famiglia e la Vita e per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, in cui ho partecipato con una relazione è stata scritta una “Lettera ai precari”, letta dall’arcivescovo di Campobasso-Boiano, monsignor Giancarlo Bregantini. Per i suoi toni di impegno concreto della Chiesa italiana…
Leggi tutto“Se è notte si farà giorno”, in memoria di B. Zaccagnini
Il 5 novembre, a 25 anni dalla morte di Benigno Zaccagnini, si è tenuta alla Camera dei Deputati una commemorazione che qui pubblico solo in parte col video. L’intervento verrà pubblicato in seguito. Ho così voluto ricordare Zaccagnini con tre parole: 1) anzitutto la parola coscienza che prendo dall’omelia del card. Tonini alla messa di esequie. 2) La parola “fine”, il telos, la teleologia che muove l’agire politico che ho preso…
Leggi tuttoMorte, dicci chi sei
Quando ogni anno arriva la ricorrenza dei defunti del 2 novembre nel cuore scorrono volti e ricordi ma anche una domanda… quella sulla morte. E’ per questo motivo che quest’anno voglio cercare di dialogare con te. Ti esorcizziamo e abbiamo paura di parlare di te, morte! Sei stata definita da San Francesco come una sorella. Eppure tu non sei come il fuoco, le sorgenti di acqua limpide, le stelle della notte o…
Leggi tuttoIl giornalismo italiano e l’Osservatorio di Mediaetica dell’Ucsi
L’Osservatorio di Mediaetica che l’Ucsi (Unione Stampa Cattolica italiana) ha fatto nascere circa un anno e mezzo fa è anzitutto “un luogo” e una “rete di relazioni” viventi che si fermano per riflettere e discernere i temi del rapporto democrazia-informazione. È vero, quando un termine contiene la parola “etica” è visto con sospetto. L’Osservatorio anzitutto non è lo strumento che sostiene e modella la visione di uno “Stato etico”. Non…
Leggi tuttoI giovani italiani, il dramma del lavoro e il progetto familiare
I giovani sono spesso rappresentati in modi artefatto mentre essi patiscono uno sfruttamento quotidiano nei lavori sottopagati, negli affitti inaccessibili, nelle false promesse. Non sono né «sdraiati» né troppo resilienti. Navigano in rete, vivono amori liquidi, sono intelligenti e hanno molte opportunità di conoscere e di viaggiare… ma devono diventare «artisti della propria vita» e scegliere se diventare un «Superuomo» in cui la ricerca della felicità è data dalla propria…
Leggi tutto“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” – Montale
Le scale sono la metafora della vita, soprattutto per quella vita più interiore e spirituale che ciascuno in vario modo vive, sente e coltiva. Questa poesia di Montale, p. Castelli, tra i più noti critici letterari del Novecento, mi aveva insegnato a leggerla in relazione ad un Altro… “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue”. (Eugenio…
Leggi tuttoUn parroco “qualunque” che ha cambiato e ha aiutato la vita di tanta gente
Domenica 29 settembre, la comunità parrocchiale di san Nicolò ha salutato don Paolino Bettin che per 26 è stato parroco. E’ stato trasferito a Montegrotto per una nuova missione. Per alcuni gesuiti questa figura di prete è stato importante perchè ci ha accompagnato a crescere negli anni dello studio della filosofia. Come ogni parroco anche don Paolino ha accompagnato la vita a nascere e a morire servendo e celebrando i sacramenti per la comunità delle…
Leggi tutto«Sii fedele fino alla morte, e ti darò la corona della vita» (Ap. 2,10). La testimonianza di un martire dei nostri tempi
Don Giuseppe Rossi (1912-1945), un giovane parroco ucciso barbaramente il 26 febbraio 1945 dai nazifascisti per rappresaglia ad un attentato contro i partigiani, ha salvato la vita al paese del quale era guida spirituale. A cent’anni dalla sua nascita ci si chiede se il suo è stato un vero martirio. La sua testimonianza, dal greco martirio, va oltre la sua drammatica esecuzione e rimanda a un modo di appartenere a…
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