Le scale sono la metafora della vita, soprattutto per quella vita più interiore e spirituale che ciascuno in vario modo vive, sente e coltiva. Questa poesia di Montale, p. Castelli, tra i più noti critici letterari del Novecento, mi aveva insegnato a leggerla in relazione ad un Altro… “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue”. (Eugenio…
Leggi tuttoGioco d’azzardo, piaga sociale da curare e da guarire
Giovedì 2 ottobre 12:06 – GIOCO D’AZZARDO: “PIAGA” DA FASCIARE E GUARIRE “Gioco d’azzardo e crisi sociale sono due facce della stessa medaglia, rappresentano il sintomo e la conseguenza di una cultura malata che si affida alla sorte, alla voglia di arricchirsi senza fare sacrifici, o semplicemente l’illusione di trovare una scorciatoia”. È l’analisi che p. Francesco Occhetta propone, sul quindicinale dei gesuiti “La Civiltà Cattolica”, circa “la piaga sociale…
Leggi tuttoIl gesuita Bartolomeo Sorge sul Sinodo #Synod14
ANSA-INTERVISTA/ P.Sorge, sacramento non è punizione irregolari “Al Sinodo né rigorismo né lassismo,ma Chiesa si vuole adeguare” (di Nina Fabrizio) (ANSA) – ROMA, 3 OTT – “Il problema non è dottrinale ma è quello di adeguare la pastorale. E’ questa la direzione in cui si muove il Papa, aggiustare la vecchia disciplina ecclesiastica che oggi non risponde più alla difficoltà del matrimonio e della vita familiare. Alcuni cardinali si…
Leggi tuttoLa struggente preghiera di Paolo VI al funerale di Aldo Moro
Ed ora le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo, simile alla grossa pietra rotolata all’ingresso del sepolcro di Cristo, vogliono aprirsi per esprimere il «De profundis», il grido cioè ed il pianto dell’ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la nostra voce. E chi può ascoltare il nostro lamento, se non ancora Tu, o Dio della vita e della morte? Tu non hai esaudito la nostra supplica…
Leggi tuttoIl testamento di Paolo VI
Paolo VI ha scritto il suo testamento il 30 giugno 1965, integrato da due aggiunte, una del 1972 e un’altra del 1973. Sono 11 pagine autografe di grande valore e di alta densità spirituale che qui riportiamo nei suoi passaggi più significativi: Alcune note per il mio testamento Fisso lo sguardo verso il mistero della morte, e di ciò che la segue, nel lume di Cristo, che solo la rischiara; e…
Leggi tuttoLa riforma del Terzo settore come speranza per il mondo del lavoro
La riforma del Terzo Settore — che include associazioni di volontariato, Onlus, associazionismo no-profit, cooperative, fondazioni e imprese sociali — rappresenta per l’Italia una svolta culturale più che politica. La sua ispirazione favorisce un’economia al servizio dell’uomo che supera il paradigma economico svelatosi inadeguato con la crisi economico-finanziaria. Il cuore della riforma è basato sulla promozione dell’impresa sociale e su un modello economico tripolare in cui oltre al pubblico e…
Leggi tuttoHo scoperto che sono le piccole cose… che tengono a bada l’oscurità
«Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco. Ma non è ciò che ho scoperto io. Ho scoperto che sono le piccole cose… le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di gentilezza e amore. Perché Bilbo Baggins? Forse perché io ho paura… e lui mi da coraggio». [J.R.R.Tolkien – Lo Hobbit]
Leggi tuttoIl grido di Paolo VI all’Onu. “Mai più la guerra”
Ecco alcune righe del discorso storico di Paolo VI alle Nazioni Unite che rimane di grande attualità per noi oggi. CADANO LE ARMI, SI COSTRUISCA LA PACE TOTALE “E allora il Nostro messaggio raggiunge il suo vertice; il vertice negativo. Voi attendete da Noi questa parola, che non può svestirsi di gravità e di solennità: non gli uni contro gli altri, non più, non mai! A questo scopo principalmente è sorta…
Leggi tuttoUn paese vuol dire non essere soli…
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti. Cesare Pavese
Leggi tutto«Sii fedele fino alla morte, e ti darò la corona della vita» (Ap. 2,10). La testimonianza di un martire dei nostri tempi
Don Giuseppe Rossi (1912-1945), un giovane parroco ucciso barbaramente il 26 febbraio 1945 dai nazifascisti per rappresaglia ad un attentato contro i partigiani, ha salvato la vita al paese del quale era guida spirituale. A cent’anni dalla sua nascita ci si chiede se il suo è stato un vero martirio. La sua testimonianza, dal greco martirio, va oltre la sua drammatica esecuzione e rimanda a un modo di appartenere a…
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